sabato 1 febbraio 2014

Fuori dal Genere: libertà possibili



Convegno organizzato dal Coordinamento Arcobaleno 

TLGB Milano

In collaborazione con il Gruppo Italia dei Valori 
Provincia di Milano

Fuori dal Genere: 
libertà possibili



"Per un mondo dove siamo socialmente uguali, umanamente differenti 
e totalmente liberi". Rosa Luxemburg


5 Febbraio 2014 Ore 18.30

Sede Palazzo Provincia di Milano 
Sala Affreschi  via Vivaio, 1

Il Convegno promosso ed organizzato dal Coordinamento Arcobaleno di Milano e Provincia vuole essere una delle tante proposte da parte del movimento TLGB per rispondere alle provocazioni di una minoranza della comunità politica e religiosa che ha interesse a riproporre e trasformare in teorie-dogmi stereotipi, preconcetti e luoghi comuni. Milano città dei diritti, città europea con la sua comunità fiera di essere ed appartenere al genere umano offre un diverso confronto per prepararci al prossimo Milano Pride 2014.


Moderatore:
Sergio Prato, Coordinatore Coordinamento Arcobaleno di Milano e Provincia

Saluto iniziale:
Anita Sonego, Gruppo soggettività lesbica, consigliera comunale;
Luca Gandolfi, Capogruppo Italia dei Valori Provincia di Milano;
Diana De Marchi, Consigliera provinciale Partito democratico;

Relatori:
Lidia Cirillo, studiosa di Genere 
e redattrice dei Quaderni viola;
Porpora Marcasciano, Presidente MIT Bologna 
Sociologa Scrittrice;
Federico Ferrari, Psicologo-Psicoterapeuta, saggista.

Info:
coordinamento.arcobaleno@hotmail.it
Facebook: Coordinamento Arcobaleno

venerdì 26 luglio 2013

sabato 16 febbraio 2013

Neanche un voto agli omofobi!


Si e' fatto a Milano, si puo' fare in Italia


Berlusconi e la Lega hanno governato negli ultimi vent'anni, in Lombardia e in Italia. Abbiamo conosciuto la loro omofobia apertamente rivendicata e ne abbiamo pagato l'ipocrisia, la volgarita', la corruzione, l'incapacita'.

In Lombardia e nel paese le destre hanno portato avanti un modello clientelare, clericale, padronale e nonostante gli scandali vorrebbero riprendere il comando. Se dovessero riuscire inquesto sciagurato intento, l'Italia continuerebbe a essere lo zimbello d'Europa e noi lesbiche, gay e trans per altri cinque anni non avremo ne' diritti ne' rispetto per le noste vite.
E' ora di voltare pagina e metterli alla porta: si e' fatto a Milano, si puo' fare in Italia.
PD, SeL, Rivoluzione Civile, 5 Stelle, la lista Amnistia, giustizia e libertà (radicali) 
hanno tutti in programma il riconoscimento dei diritti lgbt.
Monti, PdL e Lega invece vogliono che restiamo discriminati.
Da gay, lesbiche, trans neanche un voto agli omofobi.

Richiesta d'impegno: il movimento 5 stelle non risponde


Grazie per il tuo messaggio.

Dato l’incredibile afflusso di posta di questi giorni, non siamo in grado di garantire una risposta a tutti. Ufficio Stampa Regionale Lombardi 5 Stelle.

Richiesta d'impegno: i radicali rispondono

Carissimi,
come sapete i Radicali - che promuovono la Lista AGL - sono da sempre schierati, anche per mezzo dell'Associazione Radicale Certi Diritti, la quale aderisce al coordinamento, sul fronte delle battaglie per i diritti lgbti.
Quindi la risposta è un sì incondizionato.
Di più: se avessimo avuto la forza politica tale da condizionare le passate legislature, sono sicuro che l'Italia avrebbe già da tempo una legislazione ad hoc.
Cordialmente,--

Claudio Barazzetta
Segretario "Enzo Tortora - Radicali Milano"
Comitato Nazionale di Radicali Italiani
+39.392.9727566
------------------------- Associazione Enzo Tortora - Radicali Milano
Via Malachia Marchesi de Taddei, 10 - 20146 Milano
Telefono/Fax 02 39 54 20 26
www.radicalimilano.it

Richiesta d'impegno: il PD risponde



Caro Sergio,
credo che più che le mie parole possano essere illuminanti
i contenuti del programma con cui il Partito Democratico si propone come guida del Paese. Nel link che ti ho segnalato troverai anche il Documento elaborato dal Comitato diritti del PD, che l'Assemblea nazionale del partito ha approvato nel giugno dello scorso anno.
In esso si dichiara da subito come il tema dei diritti rivesta per il Partito Democratico un'importanza centrale, nella convinzione - ribadita anche nel titolo di uno dei capitoli del documento - che "chiunque degrada un altro degrada anche me". Sempre nel documento è dichiarato esplicitamente che le coppie etero e omosessuali devono avere gli stessi diritti e che proponiamo quindi il pieno riconoscimento giuridico e sociale delle unioni civili per coppie omosessuali e non.
Credo anche che il nostro segretario Pier Luigi Bersani abbia espresso più volte - con chiarezza e pubblicamente - quanto riteniamo importante che si affrontino senza pregiudizi i temi che poni nella tua lettera.

Un saluto cordiale,

Roberto Rampi
Responsabile regionale Organizzazione PD lombardo
 

Richiesta d'impegno: il SEL risponde


Caro Sergio e car* tutt* del Coordinamento Arcobaleno,
non posso che confermare quanto già espresso aderendo alla scorsa campagna ArciLesbica ZamiA Me Importa (https://sites.google.com/site/ameimporta/) e con la mia attività come consigliera di minoranza in Regione Lombardia: ho più volte supportato azioni promosse in ambito LGBT partecipando personalmente (ad esempio il famoso bacio all'ultimo piano di Palazzo Lombardia, il14 febbraio 2012) ed ho presentato di recente la mozione nr. 378 per la costituzione del registro delle unioni civili nei comuni della Lombardia, diretta a promuovere l'adozione dell'istituto nei comuni lombardi e ad estendere servizi ed agevolazioni alle coppie iscritte ai registri. Una mozione diretta a scardinare, almeno dal punto di vista sostanziale, il principio familistico celebrato dallo Statuto di Regione Lombardia (e che dovrà essere modificato).
Di recente ho aderito alla campagna Cambia Italia a Roma, del 16 febbraio 2013, sollecitando la presenza di nostr* rappresentat* nazionali all'incontro.


Il mio programma e quello di SEL si basa sulla convinzione che la difesa e la garanzia dei diritti LGBT, anche in Regione Lombardia, sia la realizzazione di una politica dei diritti per tutt*, a prescindere dall'orientamento sessuale e dall'identità di genere. La realizzazione di una politica inclusiva (di genere, di razza, di orientamento sessuale) è un valore trascinante nello sviluppo economico e sociale di una comunità intera.

Il programma si compone di 6 punti ed è diretto a coprire tutti i temi LGBT di competenza regionale: diritti, organizzazione, formazione, educazione/istruzione, salute, cultura/turismo; un approccio trasversale è infatti indispensabile per l’efficacia del piano di azione: ogni attività della regione investe la nostra vita, come donne, come trans, come lesbiche, come bisessuali.
Mi piacerebbe poterne parlare anche personalmente, magari in un contesto più easy come la festa Amori Ribelli che avete organizzato per il 22 febbraio allo SpazioA alla quale cercherò' di partecipare.
Vi segnalo anche 2 importanti iniziative: il kiss-in in piazza Città Di Lombardia, 14 febbraio, ore19:00 e l'incontro "Nuove famiglie, stessi diritti" sui diritti della famiglie LGBT e dei loro bambini, 16 febbraio h. 17:30, circolo ArciMetissage.

Buon lavoro e teniamoci in contatto anche con il mio blog: chiaracremonesi.it

Ciao,
Chiara