lunedì 3 maggio 2010

L'amore spiazza sarà a Pavia il 16 Maggio

























Dopo aver toccato Magenta e Bergamo, un pullman arcobaleno sarà a Pavia, come terza tappa itinerante della maratona contro l’omofobia che giungerà in diverse realtà della provincia.

Il coordinamento Arcobaleno riunisce le realtà trans, lesbiche e gay di Milano e provincia, e partirà in pullman per sbarcare nelle piazze e incontrare i cittadini e le cittadine della Lombardia.

Con la sua Università, Pavia è luogo di produzione di sapere e di cultura. Noi manifesteremo qui per testimoniare il ruolo essenziale che essa svolge nel trasmettere alla cittadinanza del domani i valori di rispetto e dignità per tutte le differenze, e nel formare uno spirito civico e critico contro ogni visione omofobica della società.

In un momento in cui in Italia assistiamo a fenomeni d’odio e di violenza verso coloro che sono portatori di diversità, noi visiteremo le città lombarde raccontando di persona le nostre storie.

Vogliamo parlare delle nostre vite e dei nostri amori per farci conoscere e per diminuire le distanze che creano un muro di pregiudizi.

In piazza della Vittoria a Pavia va in piazza l’amore che non ha diritti e la dignità delle proprie scelte di vita.



martedì 20 aprile 2010

Ciao Bergamo!




Domenica mattina densa di nuvole e pioggia sottile.

Speriamo si apra più tardi, ci diciamo.

Nuovi adesivi compaiono sul fianco del nostro pulman, colorato di tanti entusiasmi, in una piazza Loreto grigia, su cui si stagliano i cappelli colorati di Arcobaleni in marcia.

Un senso di festa. Si caricano gazebo, addobbi, volantini, libri, striscioni, bandiere, palloncini, magliette e pensieri.

Si caricano le nostre vite, i nostri corpi, le emozioni.

Le portiamo in giro.

Sempre difficili le piazze del Nord.

Sempre a superare intralci, scuse, paure, inciampi di date, mercati, politici che fanno finta, altri che si dileguano, rimandi, piazze che cambiano, rimpalli, autorità, permessi negati, che alla fine arrivano, per altrove, ma arrivano.

Alla fine, grazie alla tenacia di chi ci vuole, una piazza c’è.

Un po’ defilata, ma pur sempre piazza.

Non la piazza che avevamo chiesto, ma pur sempre piazza.

Non al centro del passeggio bergamasco, ma pur sempre sempre di domenica.

Soprattutto ci accoglie il sole che si apre, almeno lui generoso, che come si sa, brilla sui buoni e sui cattivi.

Alcuni di noi anticipano il pulman, lo aspettano, ed esultano quando arriva e scende l’Amore Spiazza, ed è un agitarsi di braccia e mani e montaggio di gazebo e musica che si accende e fa venir voglia di ballare.

Il pulman è un pacifico gigante bianco, su cui si staglia un immenso arcobaleno drappeggiato con mani abili.

“Ciao Bergamo!”

E la musica riempie la piazza e viene da ballare e comincia ad arrivare gente, soprattutto giovani, e stranieri e turisti di passaggio.

Ancora in tanti si fermano.

Ancora una volta le mani colorate si sovrappongono sul nostro telo.

Ancora una volta ricordiamo dal microfono che battersi contro l’omofobia vuol dire battersi contro la violenza e l’inciviltà, che riconoscere i diritti per chi si ama vuol dire dare diritto di cittadinanza a tutti coloro che sono portatori di una diversità che è ricchezza e progetto di un mondo migliore e il nostro è un orizzonte in cui il diritto è diritto e libertà per tutti/e e non privilegio per pochi. Il mondo che vogliamo è un mondo in cui il nostro simbolo, come quello della pace, ricorda le tante differenze che lo abitano e alle quali spettano rispetto e cittadinanza, i più poveri, gli immigrati, coloro che lavorano vedendo sempre più ristretto il loro diritto al futuro, i giovani nelle scuole a cui s’impedisce un’educazione sentimentale e sessuale che possa far crescere il rispetto e la gioia dell’incontro nella reciprocità.

A tutto questo penso, mentre mi affanno dietro il telone e guardo i compagni e le compagne coinvolgere la piazza con giochi e momenti di riflessione.

Allora noi ci proviamo, ancora e ancora, con un messaggio che vuole continuare, ostinatamente, a volere spiazzare gli egoismi e le miserie e i pregiudizi di tanta parte del Nord e che continueremo a visitare, grazie anche all’impegno e alla fatica di chi ci prepara il terreno, portando speranza e senso contro l’ondata di autoritarismo e miseria culturale e politica ancor più resa evidente dalle ultime elezioni politiche, là dove comunque si resiste e si lavora ogni giorno per una libertà che possa far crescere, essere, amare, semplicemente vivere autenticamente con i diritti e i doveri di tutti/e.

Nicoletta Buonapace






martedì 30 marzo 2010

L'amore spiazza Party - 9 Aprile









Il Coordinamento Arcobaleno è una realtà che raccoglie tutte le associazioni GLBT attive a Milano e provincia. Si tratta della prima, e per il momento, unica iniziativa di questo genere in Italia. L’esigenza di creare un coordinamento di tutte le associazioni GLBT nasce dalla considerazione che, con tutte le sfumature e le differenze che ci caratterizzano, perseguiamo degli obiettivi che sono comuni. Coordinandoci vogliamo essere più efficaci nel perseguimento di questi obiettivi.

“L’Amore Spiazza” è una iniziativa organizzata dal Coordinamento che ha l’obiettivo di portare le nostre storie e le nostre esperienze nelle piazze lombarde. Si tratta di una maratona contro l’omofobia. Un “pullman arcobaleno” sta visitando alcune piazze lombarde dove, attraverso una serie di attività che coinvolgono la cittadinanza, parliamo di noi, delle nostre vite e dei nostri amori per farci conoscere e per diminuire le distanze che creano un muro di pregiudizi.

Per sostenere questa iniziativa, è stata organizzata una festa di autofinanziamento:
L’AMORE SPIAZZA PARTY si terrà venerdì 9 aprile 2010, presso l’Associazione COLORE, in via Moncucco n. 29 a Milano, a partire dalleore 23.00.
I migliori DJ di Milano si alterneranno in una vera e propria maratona MultiDJ

mercoledì 17 febbraio 2010

E’ stata una sfida vinta quella che il Coordinamento Arcobaleno ha portato a Magenta










“L’amore spiazza” nel giorno di San Valentino ha davvero spiazzato i pregiudizi e le paure di una comunità che ha potuto conoscere “de visu” lesbiche, madri e figlie, gay, studenti e lavoratori, trans e genitori che hanno il coraggio di condividere e sostenere le lotte dei loro figli\e.

Capiamo che il linguaggio della libertà, dell’amore, della convivenza, è possibile e questo ci rincuora e dimostra quanto siano lontani dalla realtà certi esponenti politici che dovrebbero essere i portatori di una coscienza avanzata e si dimostrano invece arretrati e inconsapevoli persino della maturità dimostrata dai loro stessi concittadini. A pochi metri dalle bandiere verdi della Lega che, al solito, non aveva colto l’occasione di tacere, abbiamo portato i colori e la festa di un incontro autentico che ha sepolto sotto una valanga di gesti di attenzione e ascolto e musica, il pregiudizio omofobico. Magenta ha smentito, con i tanti intervenuti in piazza, la violenza e la stupidità di chi considera l’omosessualità una devianza e un pericolo sociale. Madri e padri, bambini e anziani sono venuti a parlare con noi e hanno lasciato un piccolo segno colorato di solidarietà sul nostro striscione che chiedeva di posizionarsi contro l’omofobia.

Il telone che all’inizio della manifestazione era bianco con la sola scritta: “diamoci una mano a manomettere l’omofobia”, alla sera era riempito di impronte quasi sovrapposte, abbiamo avuto persone in coda per lasciare l’impronta della loro mano e il nome.

I libri viventi seduti in piazza con altre sedie di fronte per accogliere le domande di coloro che passavano, alla fine erano impegnati in conversazioni.

Qualcuno ballava al suono della banda che ha accompagnato la nostra iniziativa.

Al microfono aperto le persone hanno potuto ascoltare non parole d’ordine e comizi politici, ma il vissuto di chi vive con fatica e orgoglio il proprio amare e modo d’essere.

E tutti coloro che erano intorno ascoltavano con grande attenzione e curiosità.

Dobbiamo dire grazie a questa gente che ci ha dimostrato quanto la coscienza delle persone comuni sia più avanti e attenta della nostra classe politica, questo ci rincuora e ci spinge a proseguire nelle nostre battaglie.

Persone di ogni età ci hanno avvicinato e se anche qualcuno ha posto questioni intrise di pregiudizio, abbiamo potuto, con le nostre persone, i nostri pensieri, provare a modificare quei pensieri.

Persone anziane sembravano non riuscire a pensare all’omosessualità se non in termini di “letto”, di “pratica sessuale” ma quando rispondevamo, raccontando dei nostri dolori e delle nostre vite, tacevano, interrogandosi forse per la prima volta, e per la prima volta osservando quanto tutti noi fossimo “ordinari\e”:

Tanto è vero che qualcuno chiedeva “ma dov’è il Pride?”, confondendo quella che è la richiesta dei diritti civili con ciò che abitualmente la televisione fa vedere delle lotte omosessuale: i carri provocatori, le piume di struzzo, i ballerini e le ballerine poco vestiti\e, che sfilano durante i Pride nazionale, senza mai mostrare tutta la folla assolutamente “normale” che segue quei carri.

Quando siamo partiti\e da Milano, non avevamo certezze riguardo alla riuscita della nostra iniziativa. Abbiamo occupato la piazza con i nostri gazebo e le nostre performance mentre i cittadini di Magenta si schieravano timidamente tutt’intorno a noi, senza osare entrare nel cerchio che avevamo creato. E’ stato bellissimo osservare come poco a poco, grazie anche alle capacità di coinvolgimento di molti e molte di noi, le persone hanno cominciato a entrare nel cerchio fino a quando la piazza è stata attraversata e vissuta dall’intera comunità a passeggio in una domenica pomeriggio diversa dalle altre, in un giorno dedicato dall’industria dei cioccolatini a un amore che non prevede l’amore omosessuale, ascoltando e partecipando a un’iniziativa che ha messo al centro il diritto e la libertà di essere se stesse\i, di amare ed essere amate\i per ciò che si è. Per una volta, la festa dell’amore è stata celebrata collettivamente, politicamente, per il sogno d’una società in grado di accogliere e valorizzare le diversità di tutte\i.

Pensiamo che il solo modo di vincere il pregiudizio e la violenza sia proprio questo: andare in mezzo alla gente, parlare, raccontarsi, con il coraggio di mettere al centro la nostra vita, perché è nel vivere che si fa esperienza di ciò che può essere condiviso e diventare patrimonio comune.

domenica 24 gennaio 2010

San Valentino a Magenta

Un pullman arcobaleno sarà a Magenta il 14 febbraio 2010, come prima tappa di una maratona contro l’omofobia che toccherà diverse realtà cittadine.


Il coordinamento Arcobaleno riunisce le realtà trans*, lesbiche e gay di Milano e provincia e partirà in pullman

per sbarcare nelle piazze e incontrare i cittadini e le cittadine della Lombardia.


La storia di Magenta evoca la lotta di donne e uomini per la liberazione, così noi manifesteremo in questo luogo

per combattere contro le discriminazioni e rivendicare i diritti civili ancora negati.


In un momento in cui in Italia assistiamo a fenomeni d’odio e di violenza verso coloro che sono portatori

di diversità, noi visiteremo le città lombarde raccontando di persona le nostre storie.


Vogliamo parlare delle nostre vite e dei nostri amori per farci conoscere e per diminuire le distanze che creano

un muro di pregiudizi.


Nel giorno in cui si celebra l’amore, va in piazza l’amore che rivendica diritti, per la dignità delle scelte di vita.


lamorespiazza@gmail.com


http://www.facebook.com/group.php?gid=454604630342&ref=mf



Le associazioni promotrici :


Agedo - Cornelio Belloni (339/5651451)

ArciLesbica Zami Milano Stefania Cista (334/6823825)

Arcobaleni in marcia Roberto Caponio (339/75239059) Giorgio Piana (348/2932564)

Certi Diritti - Gianmario Felicetti ( 329/9045945)

C.i.g. Milano Marco Mori (339/2354274)

Famiglie Arcobaleno Arianna Giliberti (334/1540531)

Gay lib Andrea Toselli (333/2126490)

Gay StataleEnrico Caruso (348/6289678)

Guado - Cristiani OmosessualiGlauco Bettera (340/3849025)

Kob - Elisa Manfredi (349/3698372)

Linea Lesbica Lucia Giansiracusa (320/4186499)

Milk Stefano Aresi (346/5402606)

Rose di GertrudeSergio Prato (347/2695262)

Soggettività LesbicaPaola schiavetti (349/2901399)